Scheda 1a - I diffusori a resto quadratico (QRD) del PTO Studio

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  • Per costruire un diffusore

    non ci vogliono enormi mezzi e non serve neppure spendere una cifra enorme.
    Innanzitutto si deve decidere l'utilizzo finale.
    E' inutile ad esempio installare un diffusore piccolissimo od uno enorme montato asimmetrico nella stanza.
    Lo scopo finale del diffusore é quello di far apparire la stanza "più grande" e di far sparire echi e prime riflessioni "ingombranti" che colorano troppo il suono nella posizione preferita per l'ascolto.

    Come già spiegato nella teoria, funzionano meglio i diffusori basati su numeri primi di valore elevato ma la difficoltà costruttiva é proporzionalmente maggiore.
    Un numero primo 43 ad esempio, impone più di 20 livelli di profondità ed una maggiore accuratezza nella realizzazione oltre che dimensioni notevoli.

    Per la parete

    di fondo del PTOStudio abbiamo scelto un numero primo 23, una suddivisione tra i settori di 5 cm ed una profondità totale di 20cm.
    Abbiamo optato per dei valori "medi" anche per ragioni logistiche e di ingombro.

    Il pannello sulla parete occupa circa 110x93 ossia 1 metro quadrato pari a 1/8 del totale della parete che però risulta occupata da una libreria a scaffale unico per 2/8, altri 2/8 sono occupati da una porta ed il restante é coperto da sughero montato sopra una guaina fonoassorbente.

    Costruito con compensato da 5mm e tavole di abete da 20mm, abbiamo per prima cosa tagliato le strisce divisorie in entrambi i sensi ( 23da 20x93 e 22 da 5x93).
    queste sono state assemblate secondo lo schema risultato dai calcoli all'interno di una "U" di tavole di abete da 20mm, profondità 20cm....
    Non abbiamo montato la copertura superiore poichè il diffusore veniva installato direttamente sotto il ripiano da 30mm e 30cm di larghezza della libreria di legno .
    Il fondo del diffusore, in origine cavo, é stato riempito di fibra di vetro del tipo usato come filtro per cappe di camino.

    L'installazione, centrata in senso orizzontale a circa 1 metro e 10 da terra con i divisori verticali, ha permesso l'eliminazione delle prime riflessioni posteriori delle frequenze superiori a 350Hz aprendole su un angolo di 180° (teorico) nel piano orizzontale.
    L'effetto finale sull'ascolto é stato quello di aumentare l'apertura stereo apparente di almeno 15-20 gradi.
    Particolari sonori all'estremo destro o sinistro (in cuffia) e che prima apparivano all'interno delle due casse ora si rivelano coincidenti con i diffusori.
    Il tutto ha assunto una brillantezza che prima mancava.

    In sala di ripresa invece

    , non essendo molto spaziosa, un diffusore di quelle dimensioni avrebbe limitato lo spazio esecutivo.
    Comunque per ridurre gli echi e rendere un pò di aria al locale, abbiamo provveduto a costruire l'equivalente RPG dei "Flutterfree".
    Sono dei piccoli diffusori basati sul numero primo 7 con profondità inferiori ai 3 centimetri e con settori larghi 1 centimetro.
    L'altezza dei diffusori é di circa 70 cm e sono costruiti in pannelli da 6 moduli (un modulo= sequenza QRD)
    L'effetto é limitato alle alte frequenze ma chiudendo con un pannello il diffusore mentre gli si parla "contro" si nota l'enorme differenza.
    Stranamente (?!) aprendo il diffusore, spariscono i rimbombi della propria voce schiarendola parecchio.
    La stanza é stata fornita di tali diffusori a partire da circa 1,2 metri di altezza così da diffondere soprattutto le voci e i piatti delle eventuali batterie che andiamo a registrare
    Sulla stessa parete al disotto invece é installato un pannello di foam piramidale assorbente sulle stesse frequenze.

    Tali pannelli però

    sono stati di difficile realizzazione anche se hanno dato lo spunto per l'ultima serie di diffusori...
    In pratica abbiamo utilizzato pannelli di MediumDensity per costruire i "fondi" del diffusore e compensato per realizzare le divisioni.
    Nel caso dei flutterfree il MD era da 1cm ed il compensato da 3mm.
    Poi si assembla il tutto con semplice colla vinilica appoggiandosi su un piano ben livellato (e protetto da carta o nylon altrimenti non lo si stacca più!)

    L'inesperienza ha però portato all'errore di voler realizzare anche il "fondo estremo" con una striscia di MD da 1cm x 1cm ed incollarlo LATERALMENTE così da emulare in tutto e per tutto i Flutter Free di RPGinc che però sono fresati su legni duri.
    A distanza di mesi questa soluzione non ha garantito la rigidità verticale con i primi cambi di temperatura e con l'asciugatura definitiva della colla.

    Anche a causa dell'installazione non definitiva, i pannelli (che si possono facilmente smontare) si sono torti e fessurati all'altezza delle strisce centrali più fine.
    L'effetto acustico non é però cambiato essendo i settori danneggiati una piccola parte (3 su 108)
    Diversamente invece si sono comportati i moduli montati in regia sopra il diffusore mod.23 (per diffondere nel piano verticale).
    Essendo stati incollati su un compensato da 5mm e riquadrati da una cornice, non hanno trovato modo per torcersi e sono ancora perfetti.

    Gli ultimi invece, sono stati costruti con MD da 45mm e compensato da 5 mm basati sul numero primo 7 con dimensioni totali di 59x51,5x6 cm e sono formati da due moduli per pannello.
    Le sezioni sono state incollate separatamente, messe in morsa per almeno una giornata e successivamente incollate su un fondo di compensato da 5mm.
    L'assemblaggio per sezioni ha ridotto la possibilità di torsioni spontanee e l'incollaggio sul pannello permette una maggiore leggerezza e maneggiabilità.
    I pannelli sono stati dipinti di bianco ed incorniciati con legno color ciliegio che nobilitano il tutto.

    In definitiva:

    Legno MDF, compensato e colla vinilica (il solito Vinavil) bastano per costruirsi diffusori di pressocché qualsiasi dimensione utilizzando anche ad una sega circolare, un seghetto alternativo, un buon pianale e diversi galletti e morse.

    Innanzitutto bisogna analizzare bene il locale da "diffusorare", effettuare calcoli precisi degli ingombri e delle risposte in frequenza.
    E' importante considerare TUTTI i fattori nel calcolo del materiale impiegato; bisogna misurare anche le perdite dovute al taglio del legno, considerare eventuali spessori dovuti all'incollaggio ecc.

    NON imbarcatevi in quest'impresa se non avete un minimo di pratica di falegnameria o bricolage.

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    Bibliografia: F.Altin Everest - Manuale di acustica - HOEPLI
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